La Via Silente è un percorso di 600 km, primo esempio in Italia di ciclovia che attraversa interamente un’area protetta. Essa si sviluppa difatti all’interno dei confini del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che dal 1991 protegge gran parte del territorio conosciuto nel suo insieme come Cilento. Dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, il Cilento si estende nella zona meridionale della regione Campania, a Sud di Salerno, e va a delimitare, nella sua parte più estrema, il confine con la Basilicata.
Morfologicamente il territorio si presenta tra il collinare e il montuoso con le cime principali a volte soltanto circumpedalate dalla Via Silente, ma in ben due casi raggiunte dalla stessa.
E’ cosi nel caso del Monte Cervati, 1898 m s.l.m con la cima raggiungibile dall’abitato di Sanza, nella nona tappa del percorso. Ed è cosi per il Monte Gelbison, conosciuto anche come Monte Sacro la cui cima, di 1705 m s.l.m., si raggiunge a partire da Novi Velia, nella quattordicesima e penultima tappa della Via Silente. Sono queste, senza alcun dubbio, le due sfide più ardue per chi decide di percorrere la CicloVia ma la fatica e il coraggio verranno ripagati dagli straordinari paesaggi offerti da queste due imponenti montagne. Il Cervati, massiccio di natura calcarea, è in alcuni punti modellato dell’azione lenta delle acque dovuta alla dissoluzione del carbonato di calcio e in altri dalla forza dei torrenti perennemente in piena. Il risultato di tutto questo lavorio si evidenzia in doline, inghiottitoi, grotte ricche di stalattiti e stalagmiti, gallerie, grandi forre ed il paesaggio che ne deriva è sempre cangiante. A rendere il tutto ancor più spettacolare è una vegetazione ricchissima di specie che va dalla Macchia Mediterranea al bosco misto, dal castagneto alle faggete secolari, fino agli alti pascoli con roccia affiorante. Di altra natura geologica è il Monte Gelbison, costituito da rocce sedimentarie di diversa origine e composizione conosciute, nel loro insieme, come “Flysch del Cilento”. Raggiunta la cima di questa montagna ci si trova di fronte all’antichissimo santuario di origine basiliana dedicato alla Madonna del Monte di Novi Velia, ma soprattutto si gode di una vista privilegiata su buona parte di quella Via Silente che si è deciso di intraprendere nonostante l’asprezza del paesaggio cilentano.
Ma a pochi km dalla cima di queste montagne ecco che si snoda la meravigliosa costiera cilentana che da Sapri fino ad Agropoli cambia aspetto innumerevoli volte, in un susseguirsi di spiagge di sabbia fine, falesie, insenature e promontori.
La Via Silente lambisce la costa in più parti, nel tratto che da Pollica arriva a Castellabate passando per Pioppi, Acciaroli e Agnone come in quello che raggiunge il Golfo di Policastro partendo dal piccolo e graziosissimo abitato di Morigerati. Ma il visitatore rimarrà senza parole quando seguendo la Via si ritroverà di fronte la meravigliosa insenatura di Baia degli Infreschi, annoverata tra le spiagge più belle d’Italia. E’ sui promontori che circondano questa spiaggia che cresce la Primula Palinuri, endemismo e simbolo del Parco Nazionale del Cilento.
A far da contorno a tutta questa natura, numerosissimi piccoli borghi arroccati sulle colline, affacciati sul mare, nascosti tra le valli a rendere questa Via Silente ancor più ricca ed emozionante. Il viaggiatore farà esperienza d’incontro con un popolo semplice ed orgoglioso, legato ancora indissolubilmente a questa straordinaria terra e alle sue tradizioni.